La Corte di Cassazione ha chiarito un punto cruciale per le imprese di autotrasporto: se un conducente usa in modo scorretto il cronotachigrafo, la responsabilità non ricade solo su di lui, ma anche sull’azienda.
Il caso in questione riguardava un autista sorpreso a guidare senza carta tachigrafica. Secondo la Cassazione, il titolare dell’impresa non è solo un obbligato in solido, ma anche un corresponsabile della violazione. Questo significa che le aziende non possono limitarsi a fornire il dispositivo, ma devono garantire che i conducenti lo usino correttamente, organizzando il lavoro in modo conforme alle regole.
Formazione obbligatoria e controlli aziendali
Le imprese hanno precisi obblighi nei confronti dei loro autisti:
- Devono fornire istruzioni chiare sull’uso corretto del cronotachigrafo.
- Hanno il dovere di organizzare l’attività dei conducenti affinché possano rispettare i tempi di guida e riposo.
- Sono tenute a fare controlli periodici per verificare il corretto utilizzo del dispositivo.
- Non possono incentivare, direttamente o indirettamente, comportamenti scorretti che portino a violazioni.
La sentenza ribadisce quindi che un’azienda non può scaricare la responsabilità sugli autisti: se ci sono infrazioni, la colpa è condivisa.
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Fonte: Truck24