Autotrasporto e innovazione: perché l’ intelligenza artificiale fa ancora paura?

da | Feb 18, 2025 | Senza categoria

Le piccole e medie imprese italiane che operano nell’industria e nella logistica sembrano ancora poco inclini a sfruttare le tecnologie avanzate, in particolar modo l’intelligenza artificiale (AI). Questo è quanto emerge dallo studio “Corridoi ed efficienza logistica dei territori” di Contship e Srm (Centro Studi di Intesa Sanpaolo), che ha analizzato 400 aziende manifatturiere di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, oltre a 100 imprese del settore logistico.

L’AI? Solo il 19% delle aziende ci sta pensando

Secondo il report, l’81% delle imprese non utilizza affatto l’intelligenza artificiale nelle proprie operazioni quotidiane. Solo il 19% sta valutando di adottarla o ha già iniziato a sperimentarla. Tra gli ostacoli principali ci sono l’incertezza sui reali benefici e la scarsa conoscenza delle applicazioni pratiche. Tuttavia, alcune aziende iniziano a intravedere i vantaggi: il 35% pensa che possa ridurre i costi, il 34% ritiene che migliori la qualità dei prodotti, mentre il 24% la vede come un’opportunità per marketing e vendite.

Automazione e robotica tra le tecnologie più testate

Le tecnologie più sperimentate dalle aziende sono la blockchain (30%), seguita da automazione e robotica (18%), sistemi di riconoscimento visivo (17%) e analisi dei big data (17%). Tuttavia, nel settore logistico, la situazione è ancora più arretrata: solo il 3% delle imprese ha in programma investimenti in AI, mentre il 27% sta testando l’automazione per migliorare l’efficienza operativa.

Gomma batte ferro: l’88% delle aziende sceglie ancora la strada

Un altro dato rilevante riguarda il trasporto delle merci: la stragrande maggioranza delle aziende (88%) continua a preferire il trasporto su gomma rispetto alla ferrovia. Solo il 12% delle imprese adotta una soluzione intermodale, combinando strada e ferrovia per ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale. I motivi? Secondo il 59% degli intervistati, il trasporto su gomma è più economico; il 21% lo sceglie per la maggiore flessibilità nei tempi di consegna e il 20% per la sicurezza e l’affidabilità del servizio.

Eppure, il 66% delle imprese riconosce che una maggiore intermodalità potrebbe aiutare a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni imposti dall’Unione Europea. Il problema, secondo gli esperti, è soprattutto culturale: serve un cambio di mentalità per considerare il trasporto intermodale come una vera alternativa sostenibile al “tutto gomma”.

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