Nuovo rinvio per il bando sulla digitalizzazione delle imprese di logistica e trasporti. Previsto inizialmente per l’autunno 2024, poi per l’inizio del 2025, ora la pubblicazione è attesa per aprile. Una volta aperto, le aziende dovranno presentare i progetti rapidamente tramite click day, un sistema in cui le richieste vengono accettate in ordine di arrivo fino a esaurimento fondi, sulla piattaforma RAM Spa (Rete Autostrade Mediterranee), la società del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che gestisce il bando.
Chi gestisce i fondi e come funzionano
Il bando fa parte di un piano da 250 milioni di euro del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), un fondo europeo per sostenere l’innovazione e la crescita economica dopo la crisi pandemica. Le imprese potranno ottenere un contributo a fondo perduto, ossia un finanziamento che non dovrà essere restituito, pari al 40% dell’investimento. Ma c’è un vincolo: tutte le spese dovranno essere rendicontate, cioè documentate e giustificate, entro giugno 2026.
Quali progetti avranno la priorità?
Il bando punta sulla digitalizzazione e sull’uso combinato di diversi mezzi di trasporto: strada, ferrovia, mare, aereo e ultimo miglio (il tratto finale della consegna, spesso il più costoso e complesso, che porta le merci direttamente al cliente). Tra le spese finanziabili ci sono:
- Piattaforme digitali per gestire le attività
- Accessi automatizzati a porti e interporti
- Dematerializzazione dei documenti di viaggio, ovvero la trasformazione dei documenti cartacei in formato digitale per velocizzare le operazioni e ridurre errori
- Formazione del personale su queste tecnologie
Come saranno suddivisi i fondi?
Le risorse verranno distribuite in due fasce:
- Oltre 50 milioni di euro andranno a progetti superiori a 150mila euro
- Il resto sarà destinato a investimenti più piccoli
L’obiettivo dell’Unione Europea è finanziare oltre 8.300 aziende, favorendo la transizione digitale e riducendo l’impatto ambientale del trasporto merci.
Perché il bando è in ritardo?
La Commissione Europea sta valutando se il bando rispetta le regole sugli aiuti di Stato. Nel frattempo, RAM ha allineato le tecnologie italiane agli standard UE del regolamento FTI, noto come Spid delle merci. Questo sistema, entrato in vigore la scorsa estate, ha avuto i suoi decreti attuativi solo di recente, rendendone ora possibile l’adozione.
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Fonte Truck24