Nel mondo della logistica e dei trasporti si parla sempre più spesso di ESG (Environmental, Social e Governance), acronimo che indica tre criteri fondamentali: ambientali, sociali e di governo societario. In pratica, servono a valutare quanto un’azienda sia sostenibile, non solo sul piano economico, ma anche su quello etico e ambientale. Il rispetto degli ESG aiuta a costruire un’impresa solida, credibile e con un profitto duraturo.
Nonostante il forte impulso arrivato dall’Unione Europea, il mondo delle piccole e medie imprese (PMI) è ancora in ritardo: solo il 42% investe davvero in sostenibilità, contro il 93% delle grandi aziende. E appena l’8% sfrutta a pieno il digitale per raggiungere obiettivi ESG. I dati arrivano dall’Osservatorio Digital & Sustainable del Politecnico di Milano.
Ma la situazione sta cambiando. Dal 2024, i grandi gruppi con oltre 500 dipendenti sono obbligati a rispettare gli standard ESG. Dal 2025 toccherà alle aziende medio-grandi (sopra i 250 dipendenti e 40 milioni di fatturato), e dal 2026 anche alle PMI quotate. Le altre imprese dovranno adeguarsi comunque, spinte dalle richieste dei clienti o dalle banche, sempre più attente a trasparenza e affidabilità.
E il settore trasporti? Gioca un ruolo centrale: il 25% delle emissioni di CO₂ arriva proprio da lì. In attesa che i veicoli elettrici diventino la norma, la sfida è ottimizzare la logistica per tagliare i consumi di carburante. Come? Grazie al TMS (Transport Management System), un sistema di gestione intelligente dei trasporti che sfrutta l’intelligenza artificiale per ridurre i chilometri percorsi, migliorando l’efficienza dei mezzi.
Con il TMS è possibile pianificare i viaggi, analizzare i dati storici, integrare il tutto con i sistemi aziendali e ridurre in modo concreto l’impatto ambientale.
In più, per le aziende che devono rendicontare le emissioni di CO₂, esiste un metodo riconosciuto a livello internazionale: il modello GLEC. Con l’uso di algoritmi si possono suddividere i trasporti in tre fasi – prelievo, trasporto primario e trasporto secondario – per calcolare con precisione le emissioni Scope 3, cioè quelle generate da attività esterne come fornitori o processi di smaltimento.
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Fonte Truck24