La patente di guida digitale si renderà disponibile per tuttisull’ app IO per tutti dal 4 dicembre 2024.
Dal 23 ottobre 2024, l’Italia ha iniziato il processo di digitalizzazione dei documenti. L’obbiettivo sarebbe quello di rivoluzionare l’uso dei documenti personali. La patente digitale non è altro che una versione digitale del documento che attesta l’idoneità alla guida. Per accedervi si dovrà utilizzare un’apposita applicazione, app IO, che garantisce sicurezza e tutela della privacy.
Dal 23 ottobre si rilasceranno progressivamente le versioni digitali di alcuni documenti sull’ App IO, tra i quali:
La tessera sanitaria
La Carta europea della disabilità
La patente di guida
LE 4 FASI DELLA PATENTE DIGITALE
L’introduzione della patente digitale su app IO avverrà in quattro fasi e sarà disponibile per tutti il 4 dicembre 2024.
Fase n° 1: Dal 23 Ottobre 2024 i documenti sono stati digitalizzati per 50.000 cittadini selezionati dal Dipartimento per la transizione digitale. Tuttavia i seguenti documenti saranno soltanto visibili, e non utilizzabili per le transazioni online.
Fase n°2: Dal 6 novembre 2024 parte la seconda fase nella quale il numero dei cittadini salirà a 250.000 cittadini, ma ci saranno sempre le stesse limitazioni della prima fase.
Fase n° 3: Dal 20 novembre 2024 l’accesso si estenderà a 1 milione di cittadini, con la possibilità di esibire la patente in formato digitale.
Fase n° 4: Dal 4 dicembre 2024 tutti i cittadini italiani avranno a disposizione la patente digitale tramite l’app IO. Tuttavia, per i viaggi all’estero, sarà ancora necessario portare con sé la patente fisica.
Per accedere alla patente digitale sarà necessario avere l’app IO aggiornata e autenticarsi tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Durante la fasi iniziali, gli utenti sapranno se fanno parte del gruppo di test grazie a una notifica nell’app.
Tramite un QrCode sarà possibile vedere tutte le informazioni utili.
Nel 2025, l’IT-Wallet verrà ulteriormente potenziato. Oltre alla patente digitale, sarà possibile caricare altri documenti come il passaporto e la tessera sanitaria. L’IT-Wallet diventerà il punto di accesso centrale per interagire con la Pubblica Amministrazione. Man mano, il portafoglio digitale si espanderà anche ai servizi privati, includendo ad esempio abbonamenti di trasporto pubblico o biglietti aerei.
Entro il 2026, l’ Italia punta a estendere l’utilizzo della patente digitale e degli altri documenti a livello europeo, facilitando così gli spostamenti e le transazioni internazionali.
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Dopo anni di attesa e di situazioni difficili finalmente Livorno avrà una nuova Raffineria. La nuova struttura sorgerà a cavallo con il comune di Collesalvetti. Dunque dopo Venezia e Gela, Eni Riconvertirà un altro edificio datato alla produzione di biocarburanti.
Ci vorrà sicuramente del tempo ma nel giro di poco più di 2 anni dovrebbe nascere un nuovo impianto. Per supportare questo progetto di riconversione industriale servirà una somma che si aggira intorno ai 600 milioni di euro. Per Eni sarà l’operazione più importante per sostenere i suoi progetti fututri.
La nuova bioraffineria produrrà un diesel biologico chiamato HVO (olio vegetale idrogenato). Con questa strategia si prova ad accelerare il passo verso una transizione ecologica importante. Il tema principale intorno al quale gira questo progetto è proprio il rispetto dell’ambiente. La volontà è quella di utilizzare energie sempre più pulite.
Tra poco i lavori inizieranno, e questo porterà il territorio livornese ad un futuro più sostenibile. Si hanno piani anche per l’attuale e ormai vecchio impianto, che conclusi i lavori diventerà un’ importante rete di carburanti. Per quanto riguarda i dipendenti, questi ultimi saranno un pilastro portante sul quale si baserà il nuovo progetto.
Da sottolineare, sono le parole spese da Eugenio Giani, Luca Salvetti e Sara Paoli, rispettivamente il presidente della regione e i Sindaci di Livorno e Collesalvetti. Queste tre figure hanno evidenziato come questa sarà una mossa strategica non solo per i due comuni coinvolti ma anche per l’intera Toscana. Inoltre, si è anche elogiato il progetto ricordando le cattive acque in cui navigava il vecchio impianto.
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Con una delibera del 9 ottobre 2024 il Comitato centrale dell’ Albo nazionale degli autotrasportatori ha determinato la quota d’ iscrizione all’Albo per le imprese d’ autotrasporto di merci in conto terzi per l’anno 2025. La somma dovrà essere versata entro il 31 dicembre 2024.
COME SI ARTICOLA LA NUOVA QUOTA?
L’importo della quota da versare all’Albo autotrasportatori per il 2025 è la stessa del 2024 e si articola così:
C’è una quota fissa di 30 €, dovuta da tutte le imprese iscritte all’Albo.
C’è una quota aggiuntiva la cui entità varia in relazione alla dimensione del parco veicolare dell’impresa.
c’è un’ulteriore quota aggiuntiva a quelle sopra descritte, dovuta dall’impresa per ogni veicolo di massa complessiva superiore a 6.000 kg di cui è titolare.
COME EFFETTUARE IL PAGAMENTO?
Il versamento della quotad’iscrizione Albo autotrasportatori 2025 deve essere effettuato attraverso la piattaforma PagoPA con le seguenti modalità alternative, entrambe attivabili nell’apposita sezione “Pagamento quote” presente sul sito dell’Albo, per l’importo visualizzabile relativo al 2024 o ad eventuali annualità pregresse non corrisposte, seguendo le istruzioni contenute nel manuale presente nella suddetta sezione. Dunque, ecco a voi i vari tipi di pagamento effettuabili:
pagamento on-line: l’utente viene automaticamente reindirizzato sul sito web di PagoPA, sceglie il Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) e paga in tempo reale.
pagamento previa creazione di posizione debitoria: avviene in modalità differita.
Gli autotrasportatori possono stampare o visualizzare il pdf dell’avviso di pagamento e procedere a pagare con una delle modalità proposte, tramite canale fisico o virtuale.
Gli autotrasportatori potranno pagare una posizione debitoria alla volta. Le imprese della provincia autonoma di Bolzano, dovranno effettuare il pagamento mediante la Piattaforma PagoPA. Fermo restando che la piattaforma consentirà il pagamento esclusivamente a favore della Provincia autonoma.
La prova dell’avvenuto pagamento della quota 2025 deve essere conservata dalle imprese di autotrasporto ai fini di eventuali controlli da parte del Comitato centrale dell’Albo e/o delle competenti strutture periferiche.
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Il 30 Settembre 2024, Il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) ha emanato una nuova circolare. In questa comunicazione si introducono aggiornamenti sulle modalità di fissaggio a bordo delle navi Ro-Ro (Roll-on/Roll-off). Le navi Ro-Ro, si indirizzano al trasporto di veicoli e mezzi pesanti su ruote. Alcuni esempi di mezzi trasportabili sulle Ro-Ro possono essere:
Automobili
Autocarri
Vagoni ferroviari
Nella circolare del MIT ci si è focalizzati sui veicoli stradali e sui mezzi pesanti di massa superiore a 3,5 tonnellate.
Queste navi richiedono sistemi di ancoraggio e fissaggio sicuri e conformi alle normative internazionali per garantire la stabilità dei mezzi durante la navigazione.
Con l’aggiornamento della normativa si sostituisce la Risoluzione IMO A 581 (14) con la Risoluzione MSC.479 (102), adottata l’11 novembre 2020 dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO).
Dunque, i veicoli e i mezzi pesanti di massa superiore a 3,5 tonnellate, che si imbarcano su navi Ro-Ro dovranno riportare un’annotazione specifica sul DU (Documento Unico di circolazione e proprietà).
Tale annotazione riguarda la presenza dei “ganci nave”, ossia i punti di fissaggio sui veicoli e mezzi pesanti utilizzati per l’ancoraggio durante il trasporto marittimo.
La nuova richiesta di conformità impone che sul DU impone che sui mezzi sopra citati venga aggiunta la seguente dicitura:
“IL VEICOLO RISPONDE ALLA RISOLUZIONE MSC.479 (102)”
Questa annotazione certifica che il veicolo o il mezzo pesante è idoneo per il fissaggio sui ponti delle navi Ro-Ro, in linea con le nuove normative internazionali sulla sicurezza in mare.
Il mancato adeguamento a tale disposizione potrebbe comportare l’impossibilità di imbarcare il veicolo o il mezzo pesante sulle navi Ro-Ro, con conseguenti ritardi e problemi operativi per le aziende di trasporto.
L’11 ottobre 2024, il ministero dei Trasporti ha pubblicato sul proprio sito web il bando per chiedere il contributo al trasporto combinato strada-rotaia (Ferrobonus). Il bonus sarà valido per il periodo che va dal 21 ottobre 2024 al 20 ottobre 2025. Sono stati stanziati complessivamente 20.476.500 €. La somma si indirizza:
Alle imprese che commissionano direttamente treni
Agli operatori multimodali che acquistano i treni per la loro clientela (che devono trasferire il 50% del contributo ai loro clienti).
I richiedenti del Ferrobonus devono presentare la domanda entro il 30 ottobre 2024. Nei giorni scorsi, il ministero ha anche firmato gli accordi operativi per il ferrobonus regionale con Liguria, Piemonte, Lombardia, Puglia e Calabria. Questi protocolli permettono alle Regioni di aderire al ferrobonus nazionale, integrandolo con le proprie risorse. Per il periodo 2023-2024, l’importo complessivo stanziato dalle Regioni ammonta a 2,8 milioni di euro e molte Regioni hanno annunciato di voler estendere il benefizio anche per successive annualità.
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