Genova è il primo porto italiano per investimenti infrastrutturali, con 2,5 miliardi di euro stanziati. Tuttavia, le imprese di spedizioni denunciano un grave declassamento nei servizi pubblici di controllo. A lanciare l’allarme è Andrea Giachero, presidente di Spediporto, che evidenzia tre criticità: la riduzione del ruolo degli uffici doganali, la mancanza di punti di controllo per i vegetali congelati e il taglio dei presidi dei vigili del fuoco in aeroporto.
Giachero chiede un intervento deciso della politica, ricordando che il porto di Genova genera 10 miliardi di IVA e dà lavoro a oltre 130 mila persone nel Nord Ovest. Il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta, sottolinea però un passo avanti: la Zona Logistica Semplificata (ZLS) ha ottenuto il via libera, con la nomina del rappresentante del Ministero delle Infrastrutture. La ZLS consentirà di snellire le procedure burocratiche e creare valore aggiunto tramite l’assemblaggio di merci in esenzione doganale, un modello di successo già adottato a Barcellona.
Il viceministro Edoardo Rixi ha risposto alle preoccupazioni, spiegando che la riorganizzazione doganale ha coinvolto tutti gli scali nazionali, non solo Genova. Ha inoltre assicurato che presto saranno nominati i nuovi presidenti delle Autorità portuali, compreso quello di Genova.
Rimani sempre un passo avanti con Soluzione Autotrasporti: Resta aggiornato su tutto ciò che riguarda l’autotrasporto e non solo!
Dal 7 al 13 aprile 2025, Roadpol organizzerà la prima Speed Operation, una settimana di controlli intensivi in oltre 20 Paesi per verificare il rispetto dei limiti di velocità. Le forze dell’ordine utilizzeranno radar, autovelox e pattugliamenti mirati per fermare chi corre troppo.
Cos’è Roadpol? È una rete di cooperazione tra le polizie stradali europee, nata per migliorare la sicurezza sulle strade con operazioni congiunte e campagne di sensibilizzazione.
Il 9 aprile si svolgerà la Speed Marathon, una giornata di controlli non-stop per 24 ore.
L’obiettivo è sensibilizzare sull’impatto della velocità negli incidenti stradali, che spesso ne è la causa principale o un fattore aggravante. Quest’anno, in alcuni Paesi come Repubblica Ceca, Francia e Ungheria, i cittadini hanno potuto segnalare i punti più critici dove si supera più spesso il limite.
Nel 2024, la Speed Marathon ha portato a oltre 150.000 multe in un solo giorno, con migliaia di patenti sospese. Anche quest’anno, chi non rispetta i limiti rischia sanzioni pesanti.
Se sei un autotrasportatore, non farti cogliere impreparato: controlla sempre i limiti di velocità e guida con prudenza per evitare multe e sospensioni della patente.
Rimani sempre un passo avanti con Soluzione Autotrasporti: Resta aggiornato su tutto ciò che riguarda l’autotrasporto e non solo!
Polizza catastrofale obbligatoria: cambiano le scadenze per le imprese!
Il Governo ha deciso di prorogare l’obbligo per le piccole e medie imprese di sottoscrivere una polizza catastrofale, assicurazione che copre i danni da calamità naturali. Le nuove scadenze sono:
Medie imprese: 1° ottobre 2025
Piccole e micro imprese: 1° gennaio 2026
Grandi imprese: resta il 1° aprile 2025, ma le sanzioni scatteranno dopo 90 giorni in caso di inadempimento
Chi deve stipulare la polizza?
L’obbligo riguarda:
Tutte le imprese con sede legale in Italia
Aziende estere con una sede operativa in Italia e iscritte alla Camera di Commercio
Sono invece escluse:
Imprese agricole, che già accedono a fondi di emergenza pubblici
Imprese con immobili abusivi o senza autorizzazioni edilizie
Cosa copre la polizza?
L’assicurazione deve proteggere i beni aziendali previsti dall’articolo 2424 del codice civile, che include immobili, impianti e macchinari. Le regole attuative sono definite da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha ufficializzato la proroga con un provvedimento del 28 marzo 2025.
Cosa cambia per le aziende?
Con questa proroga, le PMI (Piccole e Medie Imprese) avranno più tempo per adeguarsi. Le grandi imprese, invece, dovranno rispettare la scadenza del 1° aprile 2025, ma avranno 90 giorni extra prima di incorrere in sanzioni.
È fondamentale che ogni impresa verifichi la propria copertura assicurativa per evitare problemi in futuro.
Se desideri proteggere la tua attività, scrivici una mail all’indirizzo servizi@soluzioneautotrasporti.it. Ti invieremo gratuitamente un preventivo per una polizza catastrofale su misura per la tua azienda. Potrai valutare l’offerta in totale libertà, senza alcun obbligo.
Rimani sempre un passo avanti con Soluzione Autotrasporti: resta aggiornato su tutto ciò che riguarda l’autotrasporto e non solo!
Nuovo rinvio per il bando sulla digitalizzazione delle imprese di logistica e trasporti. Previsto inizialmente per l’autunno 2024, poi per l’inizio del 2025, ora la pubblicazione è attesa per aprile. Una volta aperto, le aziende dovranno presentare i progetti rapidamente tramite click day, un sistema in cui le richieste vengono accettate in ordine di arrivo fino a esaurimento fondi, sulla piattaforma RAM Spa (Rete Autostrade Mediterranee), la società del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che gestisce il bando.
Chi gestisce i fondi e come funzionano
Il bando fa parte di un piano da 250 milioni di euro del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), un fondo europeo per sostenere l’innovazione e la crescita economica dopo la crisi pandemica. Le imprese potranno ottenere un contributo a fondo perduto, ossia un finanziamento che non dovrà essere restituito, pari al 40% dell’investimento. Ma c’è un vincolo: tutte le spese dovranno essere rendicontate, cioè documentate e giustificate, entro giugno 2026.
Quali progetti avranno la priorità?
Il bando punta sulla digitalizzazione e sull’uso combinato di diversi mezzi di trasporto: strada, ferrovia, mare, aereo e ultimo miglio (il tratto finale della consegna, spesso il più costoso e complesso, che porta le merci direttamente al cliente). Tra le spese finanziabili ci sono:
Piattaforme digitali per gestire le attività
Accessi automatizzati a porti e interporti
Dematerializzazione dei documenti di viaggio, ovvero la trasformazione dei documenti cartacei in formato digitale per velocizzare le operazioni e ridurre errori
Formazione del personale su queste tecnologie
Come saranno suddivisi i fondi?
Le risorse verranno distribuite in due fasce:
Oltre 50 milioni di euro andranno a progetti superiori a 150mila euro
Il resto sarà destinato a investimenti più piccoli
L’obiettivo dell’Unione Europea è finanziare oltre 8.300 aziende, favorendo la transizione digitale e riducendo l’impatto ambientale del trasporto merci.
Perché il bando è in ritardo?
La Commissione Europea sta valutando se il bando rispetta le regole sugli aiuti di Stato. Nel frattempo, RAM ha allineato le tecnologie italiane agli standard UE del regolamento FTI, noto come Spid delle merci. Questo sistema, entrato in vigore la scorsa estate, ha avuto i suoi decreti attuativi solo di recente, rendendone ora possibile l’adozione.
Rimani sempre un passo avanti con Soluzione Autotrasporti: resta aggiornato su tutto ciò che riguarda l’autotrasporto e non solo!
Chiunque guidi un veicolo con carta di circolazione sospesa va incontro a sanzioni pesanti. L’articolo 217 del Codice della Strada stabilisce che la multa può variare da 2.046 a 8.186 euro, con l’aggiunta della sospensione della patente dai tre ai dodici mesi. Se si ripete la violazione, si arriva alla confisca del mezzo.
Ma non è tutto. L’articolo 214 specifica che la sospensione della carta di circolazione impone anche il fermo amministrativo del veicolo, che deve essere affidato a un custode designato. Se quest’ultimo non rispetta gli obblighi, rischia la revoca della patente e la confisca del mezzo.
Se si viene sorpresi alla guida con la carta di circolazione sospesa, il veicolo viene sequestrato per la confisca immediata. Se il conducente è anche il custode, scatta anche la revoca della patente.
E se si ripete l’infrazione? Non si può applicare la confisca due volte: secondo l’articolo 214, Il veicolo deve risultare già sequestrato alla prima violazione. Tuttavia, chi trasgredisce di nuovo entro cinque anni è comunque considerato recidivo, con tutte le conseguenze del caso.
Rimani sempre un passo avanti con Soluzione Autotrasporti: Resta aggiornato su tutto ciò che riguarda l’autotrasporto e non solo!
Il decreto legislativo correttivo del D.Lgs. n. 27/2023, approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025, introduce nuove misure per rafforzare i controlli nel settore dell’autotrasporto. Su proposta del Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, insieme ad altri ministri, il governo ha emanato tre decreti legislativi per allineare la normativa nazionale a quella dell’Unione Europea.
Tra le novità, spicca l’accesso degli ispettori del lavoro ai dati del sistema di classificazione del rischio, che permetterà controlli mirati e più efficaci nelle aziende di autotrasporto. Inoltre, il decreto aggiorna la classificazione del rischio secondo le normative europee, stimando l’affidabilità dei datori di lavoro in base alle infrazioni specifiche e garantendo maggiori controlli per chi si dimostra meno affidabile.
QUALI SONO LE MODIFICHE PRINCIPALI?
Il decreto correttivo apporta due modifiche principali:
Accesso ai dati per ispezioni mirate: Gli ispettori del lavoro potranno consultare il sistema di classificazione del rischio, consentendo loro di programmare ispezioni mirate e migliorare la vigilanza sui rapporti di lavoro nel settore (art. 7 del D.Lgs. n. 144/2008).
Aggiornamento dei criteri di rischio: L’Allegato III del D.Lgs. n. 144/2008, che definiva i criteri per valutare le infrazioni sui tempi di guida, riposo e l’utilizzo del tachigrafo intelligente, viene sostituito. L’aggiornamento recepisce le norme della Direttiva UE n. 2024/846, il cui termine è scaduto il 14 febbraio 2025, evitando così una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea.
UN FOCUS SULL’AUTOTRASPORTO INTERNAZIONALE
Nel settore dell’autotrasporto internazionale, il decreto prevede:
Una nuova classificazione del rischio del datore di lavoro, con controlli che si intensificano all’aumentare del rischio.
L’estensione dell’accesso ai dati di classificazione agli ispettori, per verifiche ancora più puntuali nelle aziende.
Queste misure rafforzano i controlli sulle tutele garantite dall’UE ai conducenti nei trasporti transnazionali, assicurando il rispetto delle normative in tutti gli Stati membri. Il decreto, che modifica anche il decreto del 23 febbraio 2023 sul distacco dei conducenti, sostituisce l’Allegato III del decreto del 4 agosto 2008 e aggiorna il sistema nazionale di classificazione del rischio, aprendo la strada a un controllo più rigoroso e coordinato.
Rimani sempre un passo avanti con Soluzione Autotrasporti: resta aggiornato su tutto ciò che riguarda l’autotrasporto e non solo!
Commenti recenti