Dal 10 Dicembre 2024 si potranno richiedere gli incentivi da utilizzare per la formazione professionale di nuovi autisti. Sarà possibile usufruire di questi vantaggi fino al 23 Gennaio 2025.
Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha stanziato una somma di 5 milioni di euro per questa iniziativa. L’annuncio si presenta nel Decreto n. 209 del 6 agosto 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 215 del 13 settembre 2024.
Questa spinta economica si indirizzerà verso le imprese di autotrasporto di merci per conto terzi. Queste aziende possono includere titolari, soci, amministratori e dipendenti che sono parte del CCNL (contratto collettivo nazionale del lavoro) della logistica, trasporto merci e spedizioni.
I corsi di formazione possono usufruire degli incentivi autotrasporto ad una condizione: questi, dovranno essere organizzati seguendo piani formativi aziendali, interaziendali, territoriali o per filiere.
Il contributo massimo dei fondi varia a seconda delle dimensioni dell’impresa:
Microimprese (fino a 10 occupati): fino a 15.000 euro
Piccole imprese (fino a 50 occupati): fino a 50.000 euro
Medie imprese (fino a 250 occupati): fino a 100.000 euro
Grandi imprese (oltre 250 occupati): fino a 150.000 euro
Forme associate d’imprese: fino a 300.000 euro
Per richiedere questo bonus basterà fare domanda tramite posta certificata al seguente indirizzo: ram.formazione2025@pec.it .
In ogni caso, sarà necessario che il legale rappresentante dell’azienda firmi la domanda per renderla valida.
È importante sapere che le domande precedenti, bocciate dopo il controllo in loco non possono ricevere il contributo.
Dopo la verifica dei requisiti, la commissione comunicherà l’eventuale rifiuto o accettazione delle domande insieme alle somme di spesa sul sito www.ramspa.it e , in alternativa, anche su quello del Ministero.
Le attività formative per gli incentivi all’autotrasporto dovranno iniziare entro il 27 febbraio 2025 e concludersi entro il 1° agosto 2025. Sarà possibile seguire i corsi sia in presenza che a distanza. Il resoconto finale dovrà invece essere inviato entro il 26 settembre 2025 tramite PEC.
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ROADPOL la nota rete di cooperazione tra le polizie stradali europee, ha in serbo una nuova campagna di controlli intensivi su strada. Gli osservati speciali saranno soprattutto camion e bus. L’obbiettivo è quello di migliorare la sicurezza e il rispetto delle regole da parte dei conducenti. Questa nuova iniziativa prenderà vita a partire dall’11 Novembre fino al 17 Novembre.
QUALI SONO I PUNTI FOCALI DI QUESTA NUOVA INIZIATIVA?
Truck&Bus è il nome utilizzato per questa operazione, che si svilupperà sui seguenti punti:
Condizioni tecniche dei veicoli: Si valuterà lo stato di freni, pneumatici e luci per determinare lo stato dei mezzi.
Dimensioni e peso: Si misureranno le dimensioni e il peso dei veicoli, per evitare sovraccarichi e garantire stabilità.
Tempi di guida e di riposo: Tramite il Cronotachigrafo, un apparecchio presente sui veicoli, in grado si registrare i dati del mezzo, si valuterà se i tempi di riposo siano stati rispettati.
Condizioni del carico e documentazione: Ci sarà un intenso controllo sui documenti relativi alla merce trasportata. Inoltre si verificherà che il carico sia stato fissato correttamente, per evitare spostamenti pericolosi durante il viaggio.
Condizioni psicofisiche dei conducenti: Si verificherà che i conducenti siano lucidi al volante, ovvero, non sotto effetto di alcol o altre sostanze vietate.
LA CONDIVISIONE DEI DATI
I dati ricavati da questi controlli verranno condivisi con l’agenzia europea del lavoro (ELA). Il fine è quello di Migliorare l’efficacia degli interventi futuri.
Guidare sicuri è dunque il punto focale su cui le aziende di autotrasporto dovranno costruire le loro rotte e per tenersi alla larga da sanzioni pesanti.
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La patente di guida digitale si renderà disponibile per tuttisull’ app IO per tutti dal 4 dicembre 2024.
Dal 23 ottobre 2024, l’Italia ha iniziato il processo di digitalizzazione dei documenti. L’obbiettivo sarebbe quello di rivoluzionare l’uso dei documenti personali. La patente digitale non è altro che una versione digitale del documento che attesta l’idoneità alla guida. Per accedervi si dovrà utilizzare un’apposita applicazione, app IO, che garantisce sicurezza e tutela della privacy.
Dal 23 ottobre si rilasceranno progressivamente le versioni digitali di alcuni documenti sull’ App IO, tra i quali:
La tessera sanitaria
La Carta europea della disabilità
La patente di guida
LE 4 FASI DELLA PATENTE DIGITALE
L’introduzione della patente digitale su app IO avverrà in quattro fasi e sarà disponibile per tutti il 4 dicembre 2024.
Fase n° 1: Dal 23 Ottobre 2024 i documenti sono stati digitalizzati per 50.000 cittadini selezionati dal Dipartimento per la transizione digitale. Tuttavia i seguenti documenti saranno soltanto visibili, e non utilizzabili per le transazioni online.
Fase n°2: Dal 6 novembre 2024 parte la seconda fase nella quale il numero dei cittadini salirà a 250.000 cittadini, ma ci saranno sempre le stesse limitazioni della prima fase.
Fase n° 3: Dal 20 novembre 2024 l’accesso si estenderà a 1 milione di cittadini, con la possibilità di esibire la patente in formato digitale.
Fase n° 4: Dal 4 dicembre 2024 tutti i cittadini italiani avranno a disposizione la patente digitale tramite l’app IO. Tuttavia, per i viaggi all’estero, sarà ancora necessario portare con sé la patente fisica.
Per accedere alla patente digitale sarà necessario avere l’app IO aggiornata e autenticarsi tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Durante la fasi iniziali, gli utenti sapranno se fanno parte del gruppo di test grazie a una notifica nell’app.
Tramite un QrCode sarà possibile vedere tutte le informazioni utili.
Nel 2025, l’IT-Wallet verrà ulteriormente potenziato. Oltre alla patente digitale, sarà possibile caricare altri documenti come il passaporto e la tessera sanitaria. L’IT-Wallet diventerà il punto di accesso centrale per interagire con la Pubblica Amministrazione. Man mano, il portafoglio digitale si espanderà anche ai servizi privati, includendo ad esempio abbonamenti di trasporto pubblico o biglietti aerei.
Entro il 2026, l’ Italia punta a estendere l’utilizzo della patente digitale e degli altri documenti a livello europeo, facilitando così gli spostamenti e le transazioni internazionali.
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Dopo anni di attesa e di situazioni difficili finalmente Livorno avrà una nuova Raffineria. La nuova struttura sorgerà a cavallo con il comune di Collesalvetti. Dunque dopo Venezia e Gela, Eni Riconvertirà un altro edificio datato alla produzione di biocarburanti.
Ci vorrà sicuramente del tempo ma nel giro di poco più di 2 anni dovrebbe nascere un nuovo impianto. Per supportare questo progetto di riconversione industriale servirà una somma che si aggira intorno ai 600 milioni di euro. Per Eni sarà l’operazione più importante per sostenere i suoi progetti fututri.
La nuova bioraffineria produrrà un diesel biologico chiamato HVO (olio vegetale idrogenato). Con questa strategia si prova ad accelerare il passo verso una transizione ecologica importante. Il tema principale intorno al quale gira questo progetto è proprio il rispetto dell’ambiente. La volontà è quella di utilizzare energie sempre più pulite.
Tra poco i lavori inizieranno, e questo porterà il territorio livornese ad un futuro più sostenibile. Si hanno piani anche per l’attuale e ormai vecchio impianto, che conclusi i lavori diventerà un’ importante rete di carburanti. Per quanto riguarda i dipendenti, questi ultimi saranno un pilastro portante sul quale si baserà il nuovo progetto.
Da sottolineare, sono le parole spese da Eugenio Giani, Luca Salvetti e Sara Paoli, rispettivamente il presidente della regione e i Sindaci di Livorno e Collesalvetti. Queste tre figure hanno evidenziato come questa sarà una mossa strategica non solo per i due comuni coinvolti ma anche per l’intera Toscana. Inoltre, si è anche elogiato il progetto ricordando le cattive acque in cui navigava il vecchio impianto.
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È stato rifinanziato con 100 milioni di euro il fondo Ecobonus 2021 che permette anche l’acquisto di veicoli commerciali a basse emissioni: lo ha fatto sapere il ministero dello Sviluppo Economico in una nota.
La misura è stata inserita, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri.
Su 100 milioni totali, 20 milioni sono destinati all’acquisto di acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 (commerciali) o M1 speciali, di cui euro 15 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici.
La Corte dei Conti ha registrato il decreto dirigenziale del 6 agosto 2021 con i quali sono stati ridefiniti gli importi complessivi da erogare in favore dei beneficiari delle misure per l’intermodalità Marebonus e Ferrobonus.
Per quel che riguarda l’incentivo per il trasporto combinato strada-mare, tenuto conto anche delle esigenze di rilancio e di ripresa economica connesse alla pandemia, le risorse della Legge di Bilancio 2021, pari a 25 milioni di euro, sono elevate a 45 milioni di euro. I contributi sono destinati ad attività di completamento dei progetti per migliorare la catena intermodale, favorendo lo scambio modale terra/mare e decongestionare la rete viaria avviato con la legge di stabilità.
Per il Ferrobonus l’importo complessivo delle risorse per l’esercizio finanziario 2021 ammonta invece a 50 milioni di euro, erogate a favore dei beneficiari della misura relativamente al periodo di incentivazione 31 agosto 2020 – 30 agosto 2021.
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